MERCOLEDI' 31 luglio dalle 18 in poi
PRESIDIO NO TAV al Buon Gesù
(Pzza Volontari della Libertà/C.so Sempione)
L'assemblea popolare inizierà alle ore 21.00 con
AGGIORNAMENTI SULLA LOTTA NO ELCON
AGGIORNAMENTI SULLA LOTTA NO ELCON
- PRESIDIO NO TAV-
Nella notte fra il 19 e il
20 luglio, il corteo No Tav è stato aggredito in modo premeditato e violento da
parte di polizia, carabinieri ed alpini che attendevano i manifestanti al di
fuori delle reti del cantiere/fortino di Chiomonte dove lo stato, la mafia e la
politica vorrebbero farla da padroni per garantire gli interessi dei pochi
privati, attribuendosi inoltre il ruolo di difensori della democrazia a colpi
di lacrimogeni, manganellate e ruspe devastatrici.
E' stato un agguato in piena regola che si è
trasformato in mattanza (con caviglie e braccia spezzate, teste squarciate da
manganellate e la solita pioggia di lacrimogeni): il resto sono menzogne da
spacciare attraverso i media e in particolare qualche servo giornalista senza
dignità, con l'obiettivo di nascondere la verità.
Una violenza preordinata quella delle forze
dell’ordine, che caricano con la celere i No Tav ancora distanti dalle
reti e completamente a freddo. Lo fanno all’interno di un sentiero di montagna
strettissimo e pericoloso dove la gente cade, viene calpestata e poi ferita,
ripetutamente, dai manganelli di ordinanza e inseguita addirittura nei boschi
(già affumicati dai fumi illegali sparati dalla polizia). Si contano 63 feriti
tra i No Tav, escludendo da questo conto le semplici contusioni e intossicazioni
da gas lacrimogeni che oramai non fanno più testo.
Da segnalare all’interno
del cantiere la presenza dei due mastini della procura che hanno l’ossessione
dei No Tav, Padalino e Rinaudo, erano li per caso oppure già sapevano che
avrebbero fatto degli arresti?
Ci
sono molti anziani tra i più di cinquecento manifestanti, sono loro i primi a
non farcela a scappare e gruppi di più giovani provano a frapporsi: tra di loro
troviamo i 7 arrestati di cui la Questura di Torino, per mano del vendicativo
Petronzi, si vanta.
Ennio,
Luke, Matthias, Piero, Marcello, Gabriele e Alberto sono i sette arrestati di
questa notte di violenza, notte in cui il movimento No Tav ha dimostrato una
volta in più cosa vuol dire lottare e resistere tutti insieme, anche nei
momenti difficili.
Il 23
luglio sei dei resistenti sono stati posti agli arresti domiciliari, un altro è
sottoposto all'obbligo di dimora.
Lunedì 29 luglio, la Digos ha effettuato una decina di
perquisizioni tra Torino e la Valle di Susa, compresa la Credenza di Bussoleno,
mentre alcuni mezzi delle forze dell'ordine sostavano nei pressi del campeggio
No Tav; sottratti dalle abitazioni telefoni cellulari e computer
portatili, dodici avvisi di garanzia ma nessuna misura cautelare.
L'impianto
accusatorio concentrato sull'attacco alle reti del 10 luglio 2013 e orchestrato
dalla procura di Torino, con i suoi soliti tristissimi PM Padalino e Rinaudo,
include l'articolo 280 (attentato con
finalità di terrorismo) rievocando e riesumando i putridi teoremi del loro
defunto predecessore, Maurzio Laudi.
La risposta no tav ai deliri terroristi della Procura di
Torino non si è fatta attendere. Ieri sera, martedì 30 luglio almeno duemila
persone si sono ritrovate nella piazza del Comune di Bussoleno per
respingere al mittente le assurde accuse di terrorismo e manifestare
solidarietà ai no tav che sono stati perquisiti e poi sbattuti come mostri in
prima pagina, fatti oggetto di articoli falsi e infamanti da parte di stampa e
tv.
Se lottare per difendere la propria terra e
i propri diritti significa essere terroristi,
allora "siamo tutti
terroristi"!
Certamente
neanche questo basterà a fermare i valligiani, così come nessuna barbara ed
infima repressione può fermare una battaglia popolare e di massa.
Domani il
presidio settimanale del mercoledì lo dedicheremo alla lotta No Tav .
Ribadiamo la
piena solidarietà ai valsusini e alla loro lotta perchè è anche la nostra! Siamo tutti #NOTAV!
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