mercoledì 6 novembre 2013

IDRA


L’Idra, terribile mostro mitologico dalle molte teste che rinascevano duplicate appena tagliate e talmente velenosa che il suo respiro e il suo puzzo potevano uccidere. Avvelenava l’acqua e distruggeva i campi, devastando il paese.

DUPLICAZIONI

Sfumato l’affare Elcon, fallito grazie alla contrarietà e alla mobilitazione della popolazione, la Chemisol Italia srl non perde tempo: minaccia di licenziare gli ultimi lavoratori rimasti (38 persone) e il 3 luglio 2013 presenta un colossale progetto (vedi documento) per realizzare edifici ad uso produttivo/artigianale, commerciale/terziario all’interno del polo chimico ex Montedison, su una superficie complessiva di 147.394.31mq, là dove c'erano (ci sono) il magazzino dei prodotti finiti, il deposito fusti, la zona di scarico delle autobotti, deposito macerie, deposito container, ecc (vedi  Polo Chimico: mappa dei veleni )
Auto-abolito il “rischio incidenti rilevanti” (normativa Seveso). 
Il tutto predisposto per non voler bonificare totalmente l'area e continuare a fare profitti. 
L’amministrazione comunale di Olgiate Olona fa intendere che ci sono tutte le condizioni per approvare il progetto.

  Il fiume Olona continua a morire, nonostante le molte (solite) promesse di risanarlo. A luglio la regione stanzia 12 milioni di euro, la prima tranche (di 260 mila Euro)  spetta al Comune di Fagnano Olona che decide di riqualificare le sponde!
Un numero enorme (da 15 a 20) di autorizzazioni a scaricare in deroga concesse a industrie (tra cui la Chemisol Italia srl e la Perstrop SpA)  dalla Provincia di Varese.  Il 50% dei depuratori sull'Olona  presenta anomalie o malfunzionamenti rilevati da Arpa, tra il 60 e il 70% dei carichi organici inquinanti, nel tratto tra Castiglione Olona  e Rho, deriva da scarichi non depurati: fogne che recapitano acque luride direttamente nel fiume e nei suoi affluenti, senza alcun trattamento.

Le falde acquifere sono a rischio inquinamento anche a causa dell’area Ex-Montedison. Il rischio è l’avvelenamento delle falde che alimentano  tutti comuni da Castellanza a Rho, se  non si effettua la bonifica totale subito.
I veleni sversati nell'area scendono in profondità di circa mezzo metro all'anno.  Cosa aspettiamo per fermare questo danno inqualificabile che queste aziende hanno fato a nostro territorio e alla nostra salute?
Diversi incidenti sono stati rivelati durante questo ultimo anno: acqua non potabile in una scuola di Legnano, casette dell’acqua chiuse ….
Senza potere sapere l'origine dell'inquinamento!!!!!! Arsenico, Cadmio, Nickel, idrocarburi policiclici aromatici, Mercurio e altri veleni sono presenti in ogni litro d’acqua che preleviamo dal rubinetto di casa (per l’arsenico stiamo parlando di circa 38 a 40 mg al litro il massimo consentito è 50 mg/L. 

FRECCE VELENOSE

Per bonifica TOTALE (e non parziale ATTENTI AI FURBI!) intendiamo l'eliminazione TOTALE di tutti gli inquinanti, a spese di chi ha inquinato e devastato per tutti questi anni, con il mantenimento di tutti i posti di lavoro esistenti e la formazione adeguata per le operazioni di bonifica.

BONIFICA TOTALE=  più lavoratori, lavoro utile per la collettività.

Quanti lavoratori servirebbero per bonificare l’area del polo chimico che complessivamente è di 240.000 mq?
Di sicuro più di 38!
Ma soprattutto saranno lavori utili alla popolazione (se fatti sotto il suo controllo) e non degli affaristi e avvelenatori!

BONIFICA TOTALE= basta insediamenti produttivi nel polo chimico.

Per eliminare completamente  tutti i veleni che impregnano il terreno e le falde acquifere è indispensabile che nessuna industria li disperda più.
Ogni nuova impresa che si insedierà sarà la scusa affinchè non si proceda all’analisi degli inquinanti presenti e ogni nuova produzione 
sarà la scusa per non bonificare totalmente l'area. Insomma chi ha inquinato trova sempre il modo di non pagare!

BONIFICA TOTALE = acqua pulita!

Arsenico, Cadmio, Nickel, idrocarburi policiclici aromatici sono agenti CANCEROGENI UMANI GENOTOSSICI per i quali non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportano un rischio per la salute umana. (Direttiva 2004/107/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15/12/2004).

OLONA PULITA = basta autorizzazioni allo scarico in deroga

E’ in scadenza l’autorizzazione concessa alla Chemisol dalla Provincia di Varese.
Quali sono le industrie a cui hanno concesso lo scarico in deroga?
La Provincia di Varese PER ORA ci ha negato l’accesso a questi documenti, come a suo tempo aveva cercato di fare il comune di Castellanza all’epoca della Elcon. 

OLONA PULITA= nessuno scarico non depurato.

OLONA PULITA = basta speculazione edilizia.

Il perpetuo aumento di palazzi, capannoni ecc e le concessioni a costruire i cui impegni concreti sono contenuti in tutti i PGT dei comuni, oltre a rendere invivibili le nostre zone, fanno aumentare i consumi idrici e gli scarichi fognari.

La vicenda Elcon ha dimostrato che bisogna LOTTARE PER NON FARSI AVVELENARE!

A chi ci sta imponendo una vita avvelenata, imponiamo le nostre ragioni:
SOLO LA MOBILITAZIONE DELLA POPOLAZIONE POTRA' FERMARE I NUOVI SCEMPI CHE STANNO PREDISPONENDO

SOLO LA DETERMINAZIONE DELLA POPOLAZIONE POTRA' IMPORRE LA BONIFICA 
TOTALE DEL POLO CHIMICO E LA CREAZIONE DI MOLTISSIMI POSTI DI LAVORO, IL RISANAMENTO DELL'OLONA E DEL TERRITORIO.

INSIEME SI PUO', E L'ABBIAMO GIA' DIMOSTRATO!

PER LA BONIFICA TOTALE DEL POLO CHIMICO:
STOP AGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI NEL POLO CHIMICO, NEI PGT DEVE ESSERE PREVISTA LA BONIFICA e non la riqualificazione, LA BONIFICA DEVE AVVENIRE SOTTO IL CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE.

PER AVVIARE UN VERO RISANAMENTO DEL FIUME OLONA: 
BASTA AUTORIZZAZIONI DI SCARICHI IN DEROGA, in primis alla Chemisol e 
alla Perstrop.
In questi mesi la regione Lombardia stabilirà in che modo saranno ripartiti i 12 milioni di euro che ha stanziato per l'Olona: TENIAMOLI D'OCCHIO!

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