venerdì 25 gennaio 2013

UNA TRAGICOMMEDIA

ATTO PRIMO
Il 23 novembre un partecipante all’Assemblea popolare NO ELCON residente a Castellanza, presenta una richiesta al comune di Castellanza per avere accesso agli atti relativi alla procedura di VIA del progetto Elcon. Il comune di Castellanza respinge la richiesta in quanto non è stato dimostrato l’interesse giuridico che legittima l’accesso agli atti. Nei giorni successivi viene integrata la richiesta facendo presente che la persona richiedente abita a Castellanza e intende intraprendere azioni per tutelare la propria salute dall’impatto che avrà l’impianto Elcon. Ma nemmeno la tutela della propria salute viene considerato un “interesse legittimo” , viene così respinta nuovamente la richiesta di avere accesso agli atti.
ATTO SECONDO
L’amministrazione di Castellanza ha impedito l’accesso ai documenti della V.I.A. con diverse modalità: prima non riconoscendoci l’ interesse legittimo, poi considerando i documenti non pubblici in quanto non presenti sul sito della Regione, in ultimo pretendendo dalla Regione un chiarimento scritto (verbalmente era già stato detto) sulla disponibilità al pubblico di questi documenti . Eccesso di zelo, ha detto qualcuno, ma verso di chi?
ATTO TERZO
Di fronte a questo atto durissimo (oltre che illegale) da parte del Comune abbiamo reagito nel modo che abbiamo ritenuto più opportuno, nel giorno più opportuno: sabato 19 gennaio.
Abbiamo fatto esattamente ciò che era nelle nostre intenzioni: pretendere i documenti, parlare con il funzionario responsabile dell'accesso agli atti Colombo o con il segretario comunale o con il sindaco. Nel frattempo svariate persone entravano tranquillamente nell’atrio del Comune, si  recavano tranquillamente all’ufficio anagrafe o all’ufficio protocollo infine se ne tornavano tranquillamente a casa.Dopo aver ottenuto un appuntamento con il Segretario per lunedì, ce ne siamo andati.
Data la novità dell’evento, i quotidiani locali si sono sbizzarriti: “Occupato il comune di castellanza”, “Attivisti no elcon occupano il comune” , "NO Elcon occupa gli uffici comunali".
Questi articoli sono stati accompagnati da dichiarazione minacciose del Vice Sindaco Galli contro i membri del nostro gruppo con l'evidente volontà di CRIMINALIZZARE un' azione di cittadini  che hanno semplicemente preteso il rispetto dei loro diritti (accesso agli atti pubblici). 
L’illegalità agita impedendoci l’accesso ai documenti è passata in secondo piano, quasi in sordina, rispetto all’agire di un gruppo di persone che pretendono di avere documenti a disposizione di tutti.
Piuttosto che evidenziare una contraddizione che potrebbe indebolire l’autoritratto che gli amministratori si sono costruiti, questo contrasto viene utilizzato come rafforzativo per rappresentare individui che compiono azioni senza senso e quindi inaffidabili.
Perchè?
Forse perché la cittadinanza non deve pensare a queste cose, dato che se ne occupano i signori amministratori? Forse perché esiste una delibera di qualche sindaco e ciò impedirebbe l’insediamento dell’impianto? Forse perché la cittadinanza deve credere fino all’ultimo che “altri” si stanno impegnando affinchè l’impianto non venga realizzato?
Che ognuno si dia le risposte che crede, ma aldilà delle parole contano i fatti.
ATTO QUARTO
Abbiamo aspettato pazientemente un’altra settimana, in cui nulla è successo, nonostante le telefonate intercorse  in cui i dirigenti della regione ribadivano al Segretario che i documenti richiesti erano pubblici. E’ stata concordata una settimana di “tregua” per aspettare una risposta scritta (verbale era già arrivata) da parte della Regione. La tregua scade oggi.

Ieri (24 gennaio) la Regione ci ha consegnato il documento del 6 dicembre. Chiesto la mattina alle ore 11, consegnato il pomeriggio alle ore 16.

Ciò vale più di un chiarimento verbale, di una risposta scritta, quali sono le intenzioni del Comune di Castellanza da ora in poi?
E’ indubbio che ci siano interessi economici legati a questo progetto così com’è indubbio che esiste  l’interesse a tutelare la propria salute e il proprio territorio. Sono interessi incompatibili in una zona inquinata e devastata come la nostra, occorre solo scegliere da che parte stare. E agire con le modalità che si ritengono più opportune.
EPILOGO

Oggi (25 gennaio) alle ore 12.32 il funzionario Colombo, ha telefonato comunicando che il documento sarà a nostra disposizione lunedì mattina.

Da qualche ora il documento è a disposizione di tutti gli interessati sulla pagina BAGAGLIO

Si sappia che il 16 gennaio la BP Sec/Elcon ha chiesto una proroga di 20 gg per depositare le integrazioni richieste dalla Regione. Quindi hanno intenzione di seguire l’intera procedura e non ritirarsi come era successo a Casal Pusterlengo (evidentemente in giro non c’è una Castellanza qualsiasi disposta ad accettare un simile impianto).
Abbiamo già richiesto questo nuovo documento al Sig. Colombo...

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